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Kenya:

 

Un caffé con l'esorcista

 

 

 

 

Malindi, marzo 2005

 

 

Si respira un’aria neo coloniale a Malindi, Kenya, la little-italy sull’Oceano indiano. Il protagonista della nostra storia è Agostino, custode in una villa di italiani, ottimo cuoco di gnocchi, pastore protestante e esorcista. Quale di queste attività egli svolga con maggiore dedizione, è difficile a dirsi.


Ma andiamo per ordine. Se siete un turista e avete voglia di uscire dal solito tran tran: spiaggia – piscina - aragosta – casinò, certamente vi verrà proposto di vedere uno stregone africano all’opera. Per poche decine di euro un giovane mago vi proporrà un simil esorcismo.

La esorcizzata è talmente posseduta che durante la cura, si preoccupa anche del figlio piccolino che ha fame. Non si può dire che si tratti di una vera e propria truffa. Ma se noi trattiamo loro da ignoranti zulù e comprensibile che loro ci trattino da turisti creduloni.


In realtà la pratica dell’esorcismo è molto diffusa nelle comunità religiose del Kenya, anche in quelle cristiane. Le pratiche religiose tradizionali si sommano a quelle nuove arrivate.
In questa zona, ai confini con la Somalia, la popolazione è sia musulmana che cristiana. I missionari cristiani vi arrivarono nell’800 al seguito dei dominatori inglesi. Per questo la maggioranza qui è anglicana. Ma ci sono anche altri protestanti, i battisti ad esempio e i cattolici.

Nella costituzione, mi dice Benois Dubien, un prete belga, da 2° anni in Kenya, è garantita la libertà di culto e possiamo dire che circa un terzo della popolazione keniana è musulmana, un terzo animista e il restate terzo e' cristiana. Qui sulla costa, la maggioranza, direi il 95 %, è musulmana, ma più si va nell'entroterra e più i cristiani aumentano, soprattutto cattolici e protestanti. Gli evangelici hanno investito molto nella bibbia e l’ hanno tradotta in tutte le lingue africane. Questo noi cattolici non lo abbiamo fatto, e molte delle bibbie che abbiamo, persino quella che uso io in chiesa cattolica, sono state tradotte dai protestanti.
Dopo un’ora di macchina nel bush, arriviamo finalmente alla chiesa del Martirio. Il culto è appena iniziato.

Per noi andare in chiesa, spiega Agostino, per seguire il culto significa che impareremo molte cose su Dio e sentiremo Dio nei nostri cuori. La domenica è un giorno speciale.


Agostino è una persona importante in questa comunità. Vive delle offerte dei suoi fedeli, che danno in misura di quello che hanno, cioè poco o niente. Per questo durante la stagione buona lavora per gli italiani, dai quali percepisce 40 Euro.
Il testo della predica oggi è tratto dall’evangelo di Luca. Guardacaso parla dei demoni.

Si', nel libro di Luca al capitolo 8 si vede Gesù che guarisce un indemoniato. Quando lui vede Gesù, inizia a piangere. Gesù rimprovera il demone e il demone fugge.
Non so se l’esegesi, la spiegazione del testo, sia teologicamente corretta, certo è che qui, quando si parla di persone possedute da demoni, si sa bene a cosa ci si riferisce.

Ed ecco che il normale culto protestante lascia il posto a un rito un po’ meno consueto. Alcuni fedeli si avvicinano all’altare. Sono ammalati. Il Pastore e i suoi assistenti giudicheranno se si tratta di malattie curabili o di possessione. Solo nel secondo caso procederà all’esorcismo.


Ci sono diverse parti nel culto e quella finale, è specialmente dedicata alle persone ammalate. Noi chiediamo se qualcuno e' malato, chiediamo di quale malattia. Ce lo dicono e preghiamo. Ma se qualcuno dice di avere un problema tutti i giorni, oppure, per esempio, dice di vedere certe cose quando dorme, nei sogni, e che per queste cose non si sente bene, allora noi preghiamo e adoriamo per questa persona. E se c'e' un demone dentro di lui o di lei, quella persona comincerà a piangere.

E proprio quando sembra demoni oggi non ce ne siano, ecco farsi avanti la prima indemoniata.
La ragazza ha appena raggiunto al pubertà.
Mentre tutta la comunità canta in circolo, il pastore e i due assistenti si rivolgono al demone che possiede la ragazza. Gli intimano di dire il proprio nome. E’ importante sapere il nome e la provenienza, perché se è venuto dal mare, dagli inferi o dalla montagna, lì deve ritornare.

Ci sono demoni di tipo diverso. Noi chiediamo da dove viene. E lui deve dire se se ne andrà e deve dire dove.
Io lo so, ogni demone deve tornare da dove viene: forse tornerà al mare, forse andrà nell'inferno, oppure nella giungla, oppure tornerà all'incrocio delle grandi pietre.

Mentre il demone resiste, un’anziana signora cade in una sorta di trance. Ora la comunità si deve dedicare alternativamente sia all’una che all’altra. Le donne, incuranti del fatto che portano sulle spalle i loro figli piccoli, urlano contro il demone. Gli ordina di uscire.

Io uso il potere di Dio. Se noi preghiamo ed adoriamo, allora abbiamo il potere di Dio. Se c'e' un demone, lui non può restare se Dio e' lì presente. Se noi preghiamo ed adoriamo, otteniamo il potere di Dio e lo Spirito Santo caccia questi demoni.

Insomma non e' lei che ha il potere di guarire ma lo Spirito Santo.

No, non sono io, è il potere di Dio

E’ un vociare isterico, violento, a tratti, catartico infine. Mischiato all’odore dei corpi, si percepisce un’energia che sfianca esorcisti e indemoniate e infine si libera, la posseduta esce.

Il demone è ritornato al mare. Loro e la comunità sono libere.
Fino a domenica prossima.

 

 

 

L'inchiesta televisiva e' andata in onda su Raidue- Protestantesimo.

Per richiedere il DVD:

protestantesimo@fcei.it